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ITALIA SOLARE scrive al Ministro Pichetto Fratin, al Ministro Lollobrigida, al Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome Fedriga e al Presidente del Consiglio Meloni, inviando una serie di osservazioni sul  Decreto legge 175/2025 “Misure urgenti in materia di Piano Transizione 5.0 e di produzione di energia da fonti rinnovabili”. L’associazione sottolinea che è indispensabile un chiaro quadro di regole, in particolare sulle procedure autorizzative di impianti e accumuli (di cui si occupa il Testo Unico) e sulle aree idonee per gli impianti, vale a dire le aree che lo Stato e le Regioni ritengono più adatte alla collocazione degli impianti, di cui si occupa invece il decreto legge in esame.

L’associazione, dopo una estesa consultazione con gli Associati, ha deliberato e trasmesso al MASE e al MIMIT la proposta per l’implementazione in Italia dei cd non-price criteria da introdurre nelle aste per l’assegnazione delle tariffe a due vie per gli impianti fotovoltaici. Una posizione che mira a dare agli operatori una visibilità di medio-lungo periodo per supportare in maniera concreta il Made in EU.

ITALIA SOLARE è stata audita presso l’8a Commissione della Camera in merito allo schema di decreto legislativo recante attuazione della Direttiva (UE) 2024/884, che modifica la direttiva 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche – RAEE.

Secondo l’Associazione, il provvedimento non coglie l’obiettivo principale fissato dal Parlamento, cioè il riordino complessivo della disciplina nazionale sui pannelli fotovoltaici a fine vita, limitandosi a una mera esecuzione della direttiva europea. Il risultato è che permangono norme stratificate, incoerenti e difficili da interpretare.

Nel corso dell’audizione presso l’8ª Commissione Ambiente del Senato, ITALIA SOLARE ha espresso forti preoccupazioni per il contenuto dello schema di decreto legislativo correttivo al D.lgs. 190/2024 sui regimi amministrativi per la produzione di energia da fonti rinnovabili, evidenziando come il provvedimento, invece di semplificare, rischi di aggravare ulteriormente gli iter autorizzativi.

L’associazione esprime apprezzamento per l’introduzione del diritto alla condivisione dell’energia e degli accordi di connessione flessibili, ma critica una trasposizione troppo meccanica delle norme europee, priva di un adeguato coordinamento con la legislazione già esistente su clienti attivi e comunità energetiche.

ITALIA SOLARE chiede di chiarire che la condivisione dell’energia non richiede la costituzione di un nuovo soggetto giuridico, che può coesistere con gli incentivi e che i limiti di potenza e gli oneri di rete siano meglio definiti.

ITALIA SOLARE è stata audita presso le Commissioni riunite VIII (Ambiente) e X (Attività Produttive) della Camera dei Deputati per discutere in merito allo Schema di Decreto Legislativo Correttivo al D.Lgs. 190/2024 sulla disciplina dei regimi amministrativi per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

ITALIA SOLARE ha criticato il correttivo, sostenendo che, anziché semplificare, peggiora la situazione già complessa del decreto originale.

L’associazione ha espresso apprezzamento per alcune misure del decreto legislativo, ma ha formulato numerose proposte di modifica per chiarire ambiguità e semplificare le procedure autorizzative per gli impianti fotovoltaici.

ITALIA SOLARE scrive alla Regione Puglia in merito ad alcune criticità che stanno emergendo in relazione alle procedure autorizzative e ambientali per impianti fotovoltaici e agrivoltaici.

ITALIA SOLARE ha trasmesso ad ARERA le proprie osservazioni tecniche ed economiche alla Delibera 385/2025/R/eel, evidenziando alcune criticità operative che rischiano di comprometterne l’efficacia, pur condividendone gli obiettivi di sicurezza del sistema elettrico nazionale.

ITALIA SOLARE ha espresso le proprie valutazioni sullo schema di decreto legislativo “Codice degli incentivi”, in attuazione della legge 160/2023.