28 Ottobre 2025

Flessibilità energetica: un risparmio da 71 mln di dollari per le famiglie UE

Secondo il rapporto “Implementing EU Laws. A guide to activating demand-side flexibility in the EU 27 Member States”, redatto da smartEn, l’implementazione su larga scala della flessibilità della domanda di energia elettrica potrebbe comportare un risparmio di oltre 71 miliardi di euro all’anno sulle bollette elettriche delle famiglie europee entro il 2030.

Se i consumatori potessero utilizzare attivamente le proprie risorse energetiche, come auto elettriche, batterie domestiche, sistemi di accumulo o impianti di generazione di energia rinnovabile su piccola scala, per adattare il loro consumo ai segnali ricevuti dal sistema elettrico, ciò non solo renderebbe l’elettricità più economica, ma rafforzerebbe anche la stabilità della rete e faciliterebbe l’integrazione massiccia delle energie rinnovabili.

Secondo lo studio, la cosiddetta “flessibilità della domanda” rappresenta un vero e proprio cambiamento di paradigma nel funzionamento dei sistemi energetici: questa capacità consente agli utenti di passare dall’essere semplici destinatari passivi di elettricità a diventare protagonisti, modulando i propri consumi e persino immettendo energia in base ai prezzi e alla disponibilità di generazione rinnovabile in un dato momento.

Ciò allevierebbe la congestione della rete, ridurrebbe la domanda di picco e ridurrebbe significativamente la necessità di utilizzare centrali elettriche a gas per coprire i periodi di picco dei consumi, un aspetto cruciale per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e ridurre l’esposizione alle forti fluttuazioni dei prezzi all’ingrosso dell’elettricità.

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