COMUNICATO STAMPA

4 Marzo 2025

ITALIA SOLARE chiede la proroga dei termini per il reddito energetico nazionale: urgente risolvere le criticità sulla polizza assicurativa

L’Associazione ITALIA SOLARE, punto di riferimento nazionale per la promozione dell’energia solare fotovoltaica, ha inviato al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e al Gestore dei Servizi Energetici (GSE) una lettera in cui evidenzia alcune criticità riscontrate nell’ambito del Fondo Nazionale per il Reddito Energetico. In particolare, diversi Soggetti Realizzatori segnalano l’impossibilità di reperire, a costi sostenibili, una polizza assicurativa che rispetti i requisiti tecnici previsti dalla misura e che sia “fully compliant” con il Regolamento del Fondo.

A ciò si aggiunge la preoccupazione diffusa di non riuscire a mettere gli impianti in esercizio entro i 12 mesi previsti dall’accoglimento della richiesta di accesso al beneficio, sia a causa della difficoltà di reperire l’assicurazione idonea, sia a causa dei fisiologici tempi di connessione alla rete elettrica. ITALIA SOLARE, a fronte di queste problematiche, ha ufficialmente richiesto la possibilità di una proroga di 12 mesi, con l’obiettivo di garantire ai propri associati e ai soggetti beneficiari la piena realizzazione dei progetti di installazione degli impianti fotovoltaici ammessi all’agevolazione.

«Riteniamo che Ministero e GSE debbano farsi carico di individuare una soluzione condivisa per la stipula di una polizza assicurativa in linea con gli obblighi previsti, ma allo stesso tempo accessibile nei costi anche a chi realizza pochi impianti – ha dichiarato Paolo Rocco Viscontini, Presidente di ITALIA SOLARE –. Senza un intervento urgente in tal senso, i nostri associati saranno costretti a disdire i contratti già sottoscritti per l’installazione degli impianti fotovoltaici nell’ambito del Reddito Energetico Nazionale. L’auspicio è che, insieme alla proroga dei tempi di allaccio, si definiscano condizioni assicurative stabili ed economicamente sostenibili, così da evitare che un’importante iniziativa pubblica subisca rallentamenti o addirittura fallimenti.»