Triste primato quello italiano, che fa l’en plein di province inquinate. E’ il nord della penisola la zona più inquinata d’Europa, con una situazione particolarmente grave in Pianura Padana, dove è stato registrato il più grave peggioramento della qualità dell’aria negli ultimi anni (2018-2022) a livello comunitario. A preoccupare maggiormente sono le province di Milano, Cremona e Monza con livelli di particolato fine Pm2.5 nell’aria superiori a 21 milligrammi ogni metro cubo, oltre 4 volte superiori ai limiti stabiliti dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), pari a 5 µg/m³.
Secondo l’Oms, l’inquinamento atmosferico è il principale fattore di rischio per la salute in Europa, dato che trova conferma nella valutazione “Air Quality in Europe 2022” dell’Agenzia europea dell’ambiente. Secondo l’Aea, nel 2020 almeno 238.000 cittadini europei sono morti prematuramente a causa dell’esposizione al Pm2.5. Inoltre, l’inquinamento atmosferico derivante dall’ossido di azoto ha causato 49.000 morti premature nell’Unione, mentre altre 24.000 sono attribuite all’esposizione all’ozono.
Peggio del nord Italia solo alcune aree della Polonia, che nonostante tutto sta migliorando lentamente al contrario di numerose province italiane e di alcuni territori della Grecia e del Portogallo.
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