Questo decennio è la nostra ultima opportunità per evitare gli impatti più devastanti del cambiamento climatico e guidare il mondo verso un futuro a zero emissioni.
Secondo l’ultimo rapporto del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici è ancora possibile limitare il riscaldamento globale a 1,5°C, ma ciò richiederà trasformazioni rapide e di vasta portata in ogni settore – dall’energia, gli edifici, dall’industria e i trasporti all’uso del suolo, la gestione delle zone costiere e l’agricoltura – così come l’immediata riduzione delle emissioni di carbonio e l’incremento dei finanziamenti per contrastare la crisi climatica.
Il nuovo rapporto di Climate Action Tracker, State of Climate Action 2021, esamina le politiche se stiamo facendo abbastanza per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Traduce le trasformazioni necessarie per mantenere l’aumento della temperatura globale a 1,5 °C in 40 indicatori di progresso, con obiettivi per il 2030 e il 2050 – come la rapida eliminazione del carbone nella produzione di elettricità, l’arresto effettivo della deforestazione e l’aumento della finanza climatica pubblica e privata. Il rapporto valuta i recenti progressi globali verso questi obiettivi e identifica le lacune oggi esistenti per centrare gli obiettivi.
Ad oggi, nessuno dei 40 indicatori valutati è sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi del 2030. La notizia incoraggiante è che non stiamo partendo da un punto morto – la maggior parte degli indicatori (25) si sta muovendo nella giusta direzione, anche se troppo lentamente. Dei restanti 15 indicatori, il progresso recente è stagnante per tre, il cambiamento si sta dirigendo interamente nella direzione sbagliata per altri tre, e i restanti nove mancano di dati sufficienti per valutare il progresso.
L’aspetto positivo è che negli ultimi anni ci sono stati notevoli progressi in alcuni settori e c’è ragione di credere che un certo numero di tecnologie pulite possano essere all’apice di una rapida e diffusa adozione: l’energia eolica e solare, così come i veicoli elettrici, hanno già iniziato ad essere adottati a tassi esponenziali.
A livello globale la quota di elettricità generata dal solare e dal vento è cresciuta a un tasso annuo del 15% solo negli ultimi cinque anni, e la costruzione di nuove capacità di energia solare ed eolica è ora più conveniente rispetto alla generazione elettrica delle centrali a carbone esistenti nella maggior parte dei luoghi. Anche le vendite di veicoli elettrici (EV) sono cresciute rapidamente, raggiungendo il 4,3% delle vendite globali di veicoli leggeri nel 2020 e aumentando a un tasso di crescita annuale del 50% dal 2015 al 2020. Con il giusto sostegno, le nascenti tecnologie a basse emissioni come la produzione sostenibile di carburante per l’aviazione e la rimozione tecnologica del carbonio hanno anch’esse il potenziale per una crescita esponenziale.
Eppure la dura verità è che, nonostante questi punti luminosi, nessuno dei 40 indicatori sta facendo progressi al ritmo necessario per il mondo per dimezzare le emissioni di gas serra entro il 2030 e decarbonizzare completamente entro la metà del secolo, che sono entrambi necessari per limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5°C.
Leggi il report su Climate Action Tracker.