L’Unione Sarda, noto quotidiano dell’isola, combatte la sua battaglia contro le rinnovabili senza nascondersi. Rinnovabili no, carbone e metano sì, questo si legge su un articolo pubblicato da Qualenergia che riporta “L’elettrodotto Thyrrenian Link che collegherà la Sardegna alla Sicilia è un cappio messo al collo dei sardi, invasi da impianti eolici e fotovoltaici costruiti da speculatori stranieri e che cancellerebbero per sempre il passato, ruberebbero il presente e negherebbero il futuro dell’Isola”.
Una campagna contro le fonti energetiche green che ormai va avanti da anni e parallelamente la testata è contraria allo spegnimento delle centrali a carbone sarde previsto dal Pniec entro il 2026.
Gli articoli della testata, tra cui spiccano quelli del caporedattore con delega alle inchieste Mauro Pili, ex presidente della Regione ed ex parlamentare di centrodestra, hanno contribuito a creare il clima che ha portato alla controversa moratoria imposta dalla neo presidente regionale Alessandra Todde. Ma ora l’Unione, strizzando l’occhio ai comitati Nimby, sta attaccando Todde perché la moratoria sarebbe troppo timida.
Sì quindi alla metanizzazione dell’isola e al gasdotto Gelsi a discapito dell’energia a basso impatto ambientale, che darebbe alla Sardegna una quota importante di produzione rinnovabile.
Continua a leggere su QualEnergia.it