Pubblicizzare combustibili fossili mentre si va verso la transizione energetica è proprio un controsenso. A dare il cattivo esempio sono numerose testate giornalistiche che non riescono proprio a rinunciare ai proventi derivanti dagli advertising delle grandi compagnie fossili. Ne va della libertà di stampa? Il cambiamento climatico è uno temi centrali dell’attualità e parlarne in maniera credibile quando a sostenere le testate sono compagnie altamente inquinanti fa sorgere qualche dubbio. A tal proposito è nata Stampa libera per il clima, rete che riunisce le testate che non hanno mai percepito introiti dalle compagnie petrolifere o che hanno detto loro addio. Non sono inclusi i cinque principali quotidiani nazionali, che ancora lasciano molto spazio alle pubblicità dell’industria petrolifera e non solo.
La situazione è simile anche all’estero, dove ben poche testate giornaliste sono libere dai soldi derivanti dall’advertising del fossile.
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