10 Gennaio 2025

Comunità energetiche, a che punto siamo?

Quale sarà il futuro delle comunità energetiche in Italia? Se si parte dal percorso di sviluppo compiuto finora, farebbe pensare a una storia breve. Su 192 configurazioni attive, sono 47 le CER, mentre si contano 145 Gruppi di autoconsumatori di energia. Numero esigui, se si raffrontano con i numeri espressi a livello europeo, dove si contano oltre 9200 comunità energetiche attive (4800 delle quali solo in Germania) che servono più di due milioni di cittadini il confronto parrebbe impietoso. I numeri li ha illustrati Andrea Brumgnach, vicepresidente di Italia Solare e co-coordinatore del gruppo di lavoro CER e autoconsumo diffuso in occasione del Forum Italia Solare e riportati in una nota stampa.

Tuttavia, ci sono diversi elementi da considerare prima di bollare le CER come una scommessa persa. Si tratta di un movimento che a oggi conta su 1600 clienti finali – nell’85% dei casi si tratta di persone fisiche – e 230 impianti fotovoltaici con potenza media per configurazione di 26 kW. Va anche considerato che sono oltre 450 le richieste di accesso al servizio per l’autoconsumo diffuso inoltrate al GSE.

“Soprattutto, occorre pensare che il percorso delle comunità energetiche in Italia è solo all’inizio. Consideriamo il confronto con i dati europei, in primis con la Germania, che ne conta 4800, ossia più della metà del totale. È bene dire che il percorso è stato avviato più di 20 anni fa. Se si calcola il numero complessivo diviso per il totale del tempo trascorso, i numeri espressi dall’Italia sono decisamente superiori a quelli tedeschi”. A parlare è lo stesso Brumgnach.

 

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