20 Settembre 2024

Agrivoltaico e vino, il connubio sfiora l’eccellenza

L’agriPV permette la ridotta esposizione agli eventi meteorologici estremi, la riduzione dell’impatto ambientale, un consumo di acqua per l’irrigazione minore fino al 20% e una maggiore resa dei terreni (tra il 20% e il 60%). Questo quanto affermato da Emilio Roggero, Amministratore Unico di Vigna Agrivoltaica di Comunità a Laterza (Taranto) di La Svolta Srl intervistato da Sergio Matalucci di PV Magazine. L’azienda pugliese è riuscita a posticipare la vendemmia di circa un mese rispetto alle altre aziende del territorio grazie all’ombreggiamento e alla protezione dei pannelli fotovoltaici.

Gli impianti agriPV permettono infatti di coltivare viti che normalmente non sono compatibili con le latitudini pugliesi sfruttando i vantaggi della coltivazione agriFV e sono utili nel contrastare le vendemmie molto anticipate che si stanno registrando sia per le uve bianche sia per il Primitivo.

Spiegate che la Vigna Agrivoltaica di Comunità della Svolta Srl ha invece beneficiato dell’ombreggiamento dei moduli fotovoltaici che ha determinato una raccolta posticipata, ridotto lo stress idrico e protetto l’uva da altri eccessi meteorologici. Potete quantificare questi fenomeni?

Della misurazione del ridotto stress idrico delle piante di vite sotto ombreggiamento agrivoltaico abbiamo rilevazioni pluriennali fatte dal professore Maurizio Boselli dell’Università di Verona a partire dalle ricerche del 2009-2013 in Valpolicella. Anche nei momenti più critici a mezzogiorno le foglie delle piante sotto pannelli si trovano in condizioni di sostanziale normalità (-6 bar) anche quando quelle fuori pannelli in pieno sole sono sottoposte a intenso stress idrico (anche -20 bar). Questi dati hanno trovato conferma sostanziale anche nelle misurazioni successive condotte dal professore Giuseppe Ferrara, dal dottore Andrea Mazzeo e dai collaboratori dell’Università di Bari, attualmente in corso nel nostro impianto agrivoltaico in Puglia.

Sui ritardi nelle vendemmie la raccolta del 2022 è avvenuta nella prima decade d’ottobre mentre nel 2024 abbiamo raccolto le uve giunte al grado di maturazione desiderato 3-4 settimane dopo che nelle zone circostanti, sia per le bianche che per le nere.

La struttura agrivoltaica protegge le piante da eccessi di calore, di irraggiamento, ventosi (frequenti nella zona). La velocità del vento sotto la struttura è dimezzata rispetto al campo aperto. Nel complesso le piante sotto pannelli presentano uno stato vegetativo ed uno sviluppo complessivo migliore che in pieno sole.

 

Continua a leggere l’intervista su PV-Magazine