COMUNICATO STAMPA

23 Dicembre 2024

Testo unico rinnovabili: per ITALIA SOLARE è “assolutamente deludente”

L’associazione sottolinea l’importanza della semplificazione per privati e microimprese che vogliano
ricorrere al fotovoltaico per assicurarsi energia a costi contenuti e stabili.
Ulteriore effetto negativo il sovraccarico per i comuni che si troveranno a dover aumentare le PAS.

 

Monza, 23 dicembre 2024 – ITALIA SOLARE ha scritto al dott. Giovanni Di Scipio e all’ing.Federico Boschi, Capo Ufficio Legislativo e Capo Dipartimento Energia del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (MASE), per esprimere profonda insoddisfazione in merito al Testo Unico in materia di procedimenti autorizzativi degli impianti alimentati da fonti rinnovabili (decreto legislativo 190/2024).
“Nonostante alcuni miglioramenti rispetto alla bozza approvata in prima lettura dal Consiglio dei Ministri, riteniamo che il risultato finale sia complessivamente deludente”, afferma il Presidente di ITALIA SOLARE Paolo Rocco Viscontini, che continua: “Non si riscontrano nuove ed effettive semplificazioni, e anzi in molti casi la situazione è stata peggiorata. Anche da un punto di vista formale, ogni operatore avrà difficoltà perfino nell’individuare il regime amministrativo applicabile alle sue iniziative, poiché nei regimi più semplici (attività libera e PAS) sono numerosissime e non sempre facilmente individuabili le eccezioni che fanno saltare al regime più complesso”. Tutto ciò comporterà un enorme sovraccarico di lavoro per le pubbliche Amministrazioni, e in particolare per i Comuni, senza che sia stata introdotta alcuna misura per agevolare lo svolgimento delle attività ad esse assegnate.

Questa situazione costituisce un enorme ostacolo per le famiglie e le imprese che intendano utilizzare il fotovoltaico per assicurarsi energia a costi contenuti e stabili.

Per ovviare, ITALIA SOLARE formula due proposte:

1) valorizzare immediatamente la possibilità offerta dalla legge che ha delegato il Governo a predisporre il decreto legislativo, che consente allo stesso Governo, entro un anno dalla data di entrata in vigore del decreto legislativo 190/2024, di adottare uno o più decreti legislativi recanti disposizioni integrative e correttive, per pervenire a un assetto amministrativo effettivamente semplice e comprensibile anche da non addetti ai lavori. In proposito, l’associazione sottolinea la necessità che le disposizioni integrative e correttive siano elaborate con la preventiva consultazione delle associazioni di categoria e poi con il coinvolgimento dei Ministeri coinvolti e delle Regioni, e offre immediata
disponibilità per evidenziare le lacune del provvedimento e per formulare proposte di soluzione.

2) Chiarire tempestivamente, per via amministrativa (ad esempio, tramite una circolare interpretativa), una serie di punti del testo approvato, di difficile lettura, contradditori o suscettibili di indurre in errore famiglie, imprese, operatori del settore e le pubbliche amministrazioni coinvolte nei procedimenti autorizzativi.

A quest’ultimo riguardo, l’associazione evidenzia una serie di gravi incertezze, tra le quali:

– Le complicazioni introdotte per gli impianti sulle coperture dei tetti delle case e dei capannoni industriali, in teoria realizzabili come attività libere ma invece, in presenza di una serie di vincoli, realizzabili solo utilizzando la cosiddetta procedura abilitativa semplificata (PAS) o
acquisendo specifiche autorizzazioni, senza che si comprenda agevolmente quando si debba ricorrere alla PAS e quando all’acquisizione delle autorizzazioni. ITALIA SOLARE chiede che sia puntualmente chiarito quale procedura si applica in presenza di ciascuno dei richiamati nel provvedimento.

– Il rischio di cancellazione del carattere di pubblica utilità degli impianti a fonti rinnovabili, che non sarebbe applicabile nel caso di non meglio “prove evidenti di effetti negativi significativi” degli impianti sull’ambiente, sulla tutela della biodiversità, sul paesaggio, sul patrimonio culturale e sul settore agricolo. L’associazione ritiene che il concetto di “prove evidenti di effetti negativi significativi” sia da chiarire e circoscrivere, in modo da evitare interpretazioni e applicazioni arbitrarie.

– Le gravi incertezze sul regime transitorio, nel corso del quale le regioni dovranno adeguare le proprie disposizioni a quelle del decreto legislativo: la lettura del provvedimento lascia intendere che i procedimenti in corso potrebbero transitare nei nuovi regimi autorizzativi anche solo a seguito di ritardi della pubblica Amministrazione. Poiché nei nuovi regimi alcuni procedimenti in precedenza in capo al MASE vengono trasferiti alle Regioni, c’è il rischio che gli operatori si vedano azzerati parte significativa dell’attività svolta. ITALIA SOLARE ritiene
che sia da chiarire che, in ogni caso, gli effetti dei ritardi della pubblica Amministrazione non debbono essere ribaltati sugli operatori.

ITALIA SOLARE sottolinea l’importanza della massima semplificazione per tutti i regimi autorizzativi. Questa necessità è particolarmente rilevante per i piccoli e medi impianti, di interesse di famiglie e microimprese, alle quali va garantita la possibilità di comprendere immediatamente quali siano le procedure da seguire, senza che siano costretti a ricorrere a tecnici specializzati sostenendo i relativi costi.