Uno studio pubblicato dal Jrc (Joint Reserce Centre) della Commissione europea mostra come le 42 regioni carbonifere in transizione presenti sul territorio del vecchio continente potrebbero essere utilizzate per costruire impianti fotovoltaici in grado di produrre la stessa energia generata da tutte le centrali a combustibile fossile presenti al giorno d’oggi sullo stesso territorio.
Se provvisti di un adeguato impianto di storage, infatti, gli impianti fotovoltaici che potrebbero essere costruiti sui oltre 7500 kmq di regioni carbonifere in transizione, raggiungerebbero una potenza complessiva di 730,3 GW e produrrebbero circa 874,3 TWh all’anno, sopperendo completamente la produzione derivante oggi dalle 248 centrali a combustibili solidi operanti nell’Ue.
Interessante il potenziale dell’unica regione italiana, quella presente sul territorio sardo, che permetterebbe un installato per 13,1 GW con una produzione annua di quasi 20 TWh.
Lo studio sottolinea, inoltre, che tali installazioni potrebbero beneficiare da un lato dei fondi pubblici e privati destinati oggi al carbone e dall’altro di percorsi autorizzativi semplificati. Oltre al fatto che un intervento del genere potrebbe aiutare a risolvere il problema di reperibilità di terreni per la realizzazione di impianti atti al raggiungimento degli obiettivi Fer al 2030.
Per lo studio completo: Studio Completo