19 Ottobre 2020

Legge UE sul clima: aumentare obiettivo di riduzione emissioni per il 2030 al 60%

Il Parlamento chiede che tutti i Paesi UE diventino climaticamente neutri entro il 2050 e vuole obiettivi ambiziosi per il 2030 e il 2040, in una votazione sulla Legge UE sul clima.

Giovedì, il Parlamento ha adottato il suo mandato negoziale sulla legge europea sul clima con 392 voti favorevoli, 161 contrari e 142 astensioni. La nuova legge mira a trasformare le promesse politiche, secondo cui l’UE raggiungerà la neutralità climatica entro il 2050, in un obbligo vincolante e a fornire ai cittadini e alle imprese europee la certezza giuridica e la prevedibilità di cui hanno bisogno per pianificare la trasformazione.

I deputati insistono sul fatto che sia l’UE che tutti i singoli Stati membri devono diventare neutri sotto il profilo delle emissioni di carbonio entro il 2050 e che in seguito l’UE dovrà raggiungere l’obiettivo di “emissioni negative”. Chiedono inoltre finanziamenti sufficienti per raggiungere questi obiettivi.

Entro il 31 maggio 2023 la Commissione deve proporre, mediante procedura legislativa ordinaria, una tabella di marcia a livello UE su come raggiungere la neutralità entro il 2050, per limitare l’aumento della temperatura globale, in conformità con l’accordo di Parigi. La tabella dovrà essere rivista dopo ogni bilancio a livello globale.

I deputati vogliono anche istituire un Consiglio europeo per i cambiamenti climatici (ECCC) come organismo scientifico indipendente per valutare i progressi compiuti in tale direzione.

Necessario un obiettivo più ambizioso per il 2030

L’attuale obiettivo di riduzione delle emissioni dell’UE per il 2030 è del 40% rispetto al 1990. Nella sua proposta modificata di legge sul clima dell’UE, la Commissione europea ha proposto di aumentare questo obiettivo ad “almeno il 55%”, rispetto ai livelli registrati nel 1990. Oggi i deputati hanno alzato ulteriormente la posta, chiedendo una riduzione delle emissioni del 60% nel 2030, aggiungendo che gli obiettivi nazionali devono essere aumentati in modo equo ed efficiente in termini di costi. 

Vogliono anche che la Commissione proponga un obiettivo intermedio per il 2040, previa valutazione d’impatto, per garantire che l’UE sia sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo nel 2050.

Infine, i deputati chiedono che l’UE e gli Stati membri eliminino gradualmente tutte le sovvenzioni dirette e indirette ai combustibili fossili entro il 31 dicembre 2025, e sottolineano la necessità di continuare gli sforzi per combattere la povertà energetica.

Continua a leggere l’articolo sul sito del Parlamento Europeo