Le analisi a cura dell’ENEA sul quarto trimestre 2017 mostrano come a fronte di un aumento dei consumi di energia, si sia riscontrato un calo (benché leggero, solo un -0,5%) delle emissioni di CO2.
I dati possono dar vita a un prudente ottimismo: in Italia la prima fonte energetica resta il gas naturale, con il suo saldo 36,5%, mentre il consumo di petrolio vede un lieve calo rispetto al 2016, assestandosi al 34% del mix energetico nazionale.
L’energia rinnovabile – eolico e solare – vedono un aumento dell’8% nel 2017, soddisfacendo il 19% del fabbisogno nazionale. Un buon risultato, che permette all’Italia di rimanere al di sopra del target europeo, benché ciò non sia sufficiente (sempre secondo le previsioni ENEA) per raggiungere l’obioettivo del 28% nel 2030.
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