Quest’anno il Renewables 2018 Global Status Report (GSR) ha rivelato due realtà contemporanee: una in cui una rivoluzione all’interno del settore energetico sta guidando un veloce cambiamento verso un futuro di energie rinnovabili; e una seconda realtà in cui l’intera tradizione non sta avanzando con la rapidità necessaria.
Ciò significa che, nonostante ci si trovi in un buon momento per il settore energetico, questo non è in grado da solo di raggiungere la riduzione delle emissioni richiesta dagli accordi di Parigi – tanto che nell’ultimo anno le emissioni di carbonfossile sono aumentate a causa della robusta crescita economica mondiale (circa il 3,7%) , una diminuzione dei prezzi dei carburanti fossili e un indebolimento negli sforzi compiuti in direzione dell’efficenza energetica.
D’altro canto, sempre nell’ultimo anno, la capacità potenza energetica rinnovabile generata ha visto il suo migliore incremento annuale, ed è stata stimata intorno a 178 gigawatts: un numero importante, soprattutto se si pensa che la potenza generata dal solo solare fotovoltaico è stata maggiore di quella generata dalla somma di carbone, gas naturale e nucleare.
Altro punto importante è che la significativa riduzione dei costi di produzione di energia rinnovabile, insieme alla maturazione dei mercati e alle politiche ambientali, hanno reso le tecnologie per la produzione di energie rinnovabili interessanti e convenienti anche per quei paesi (anche in via di sviluppo) che fino a poco tempo fa non avevano interesse ad utilizzare, o non se le sarebbero potute permettere, come il Burkina Faso, il Cile, la Cina, l’Egitto, il Ghana, l’India, il Giappone, il Messico, la Namibia e la Thailandia.
Il rapporto completo sulla situazione, redatto da REN21 è consultabile a questa pagina: www.ren21.net