18 Dicembre 2024

Italia: i sussidi alle fonti fossili mettono in ginocchio i settori socialmente sensibili

Nessuna riduzione dei sostegni ai carburanti fossili all’orizzonte nel Belpaese. Mentre in Europa si discute la Direttiva sulla tassazione dell’energia (Etd) l’Italia rimanda la decisione di riduzione delle agevolazioni alle fonti inquinanti. Mentre gli Stati Membri sono chiamati a discutere in materia di Sussidi Ambientalmente Dannosi (SAD) l’accordo non si trova neanche per quanto concerne il trattamento fiscale dei carburanti per l’aviazione e il trasporto marittimo.

“Abbiamo 12 miliardi di euro nel settore energia e 9 miliardi nei trasporti che potrebbero essere eliminati subito. Tuttavia, il governo si concentra appunto su voci socialmente sensibili, come le accise per ambulanze e taxi, lasciando intatti sussidi significativi per le trivellazioni del gas, che valgono 642 milioni di euro”, ha spiegato Katiuscia Eroe.

Esempi di sussidi immediatamente riducibili o eliminabili sarebbero, per esempio, quelli per le caldaie a gas, finanziate con 4,2 miliardi di euro nel 2023, nonostante vadano contro le direttive europee, e quelle per il capacity market, costato l’anno scorso 1,17 miliardi, destinati interamente alle centrali fossili.

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