Le rinnovabili stanno aumentando costantemente la loro competitività, lo sottolinea uno studio condotto da IRENA, l’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili intitolato “Renewable Power Generation Costs in 2022”. Nel documento viene dimostrato come la convenienza di produrre energia elettrica da fonte rinnovabile abbia fatto scendere gli importi delle bollette del settore elettrico del pianeta, riduzione pari a 520 miliardi di dollari.
La maggior parte dell’elettricità prodotta da fonte rinnovabile nel 2022 ha avuto costi di produzione inferiori all’elettricità generata da fonti fossili ma non è questo l’unico vantaggio: la produzione da fonti rinnovabili vanta infatti una minore rilascio di CO2 e quindi tassi minori di inquinamento rispetto al settore elettrico tradizionale.
Il nuovo rapporto dell’IRENA conferma dunque il ruolo fondamentale svolto dalle energie rinnovabili nell’affrontare le attuali crisi energetiche e climatiche accelerando la transizione ecologica, in linea con il limite di riscaldamento di 1,5°C.
“Oggi il business case per le energie rinnovabili è convincente, ma il mondo deve aggiungere 1.000 GW di energia rinnovabile in media ogni anno fino al 2030 per riuscire a mantenere l’innalzamento della temperatura entro 1,5°C, significa quindi triplicare i livelli del 2022” ha dichiarato il direttore generale dell’IRENA, Francesco La Camera.
“Non c’è tempo perché un nuovo sistema energetico si evolva gradualmente come è avvenuto per i combustibili fossili. In preparazione della COP28 che si terrà a Dubai entro la fine dell’anno, il rapporto di oggi mostra ancora una volta che con le energie rinnovabili i paesi hanno la migliore soluzione climatica a portata di mano per aumentare le ambizioni e intraprendere azioni competitive in termini di costi” ha concluso La Camera.
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