La nuova ricerca “Overview of the Potential and Challenges for Agri-Photovoltaics in the European Union” condotta dal Joint Research Center (JRC) della Commissione europea parla chiaro: utilizzando solo l’1% delle superfici agricole si potrebbero installare fino a 944 GW di nuovi impianti agrivoltaici in Europa, cinque volte quanto installato a fine 2022 (211 GW), una soluzione per raggiungere e superare gli obiettivi di riduzione delle emissioni fissati al 2030 che puntano all’installazione di 600 GW di impianti fotovoltaici.
“Tuttavia”, si legge nel report, “la mancanza di una definizione chiara a livello europeo di agrivoltaico rappresenta un ostacolo significativo. Altre criticità sono legate ai lunghi iter autorizzativi per la salvaguardia dei raccolti e la conservazione della biodiversità. Per superare queste barriere, l’Unione europea vuole incoraggiare i Paesi membri a integrare incentivi per l’agrivoltaico. Ulteriori incentivi possono essere forniti attraverso quadri di sostegno per l’energia solare. Infine, saranno necessari sostegno finanziario, procedure semplificate di autorizzazione e connessione alla rete, programmi di ricerca e sviluppo (R&S) e progetti pilota. Sarà fondamentale anche coinvolgere le comunità rurali nel processo di pianificazione e decisione sottolineando i vantaggi dei sistemi agrivoltaici, compreso il loro potenziale nel generare energia pulita, aumentare la produttività agricola e contribuire allo sviluppo rurale sostenibile”.
Continua a leggere su SolareB2B